Luigi Marzocchi
Nasce a Molinella, nel bolognese, il 3 agosto del 1888 ed è ricordato come uno dei più significativi operatori del Reparto Fotografico del Comando Supremo Italiano. In occasione dell’entrata in guerra dell’Italia, nel 1915, fu richiamato alle armi. In un primo momento fu destinato al drappello automobilistico del Comando Supremo, successivamente, vista la sua grande passione per la fotografia, ottenne l’incarico di ufficiale responsabile del Reparto Fotografico del Comando Supremo, annesso all'Ufficio Stampa e Propaganda, ed eseguì personalmente gran parte delle riprese di documentazione al fronte, affiancato talvolta da altri operatori professionisti o militari occasionalmente fotografi (ricordiamo alcuni nomi: Molinari, Lazzaroni, Buratti, Quadrone, ecc.). A ciò affiancò una personale e spontanea attività di documentazione fotografica che lo portò a realizzare centinaia di immagini stereoscopiche. Alla fine della guerra pensò di proporre questo considerevole patrimonio fotografico e fondò a Milano la società “La Stereoscopica”, con il Conte Revedin e Valerio Lazzaroni. Selezionando circa 700 soggetti, corredati da legenda esplicativa, li riprodusse in appositi cataloghi, produsse serie di lastre e curò la realizzazione di apparecchi per la visione a fini commerciali. L’operazione non ebbe però molto successo: troppo breve l’intervallo storico trascorso dalla fine del conflitto, per consentire una giusta e dovuta critica e interpretazione dell’accaduto. Cessò pertanto tale attività imprenditoriale e tornò alla sua primitiva passione per la meccanica. Morì nel 1970. Buona parte della sua documentazione fotografica è giunta fino a noi grazie alla cura della figlia Maria Emma e all’impegno del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto, che conserva la sua intera collezione di fotografie e stereoscopie.
 
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